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Profondo rosso sulle borse dopo i nuovi dazi annunciati da Trump

Pubblicato 05.08.2019, 11:05
Aggiornato 05.08.2019, 11:25
© Reuters.

© Reuters.

Investing.com - Mercati europei a picco, sulla scia delle borse asiatiche che hanno chiuso con perdite pesanti. A causare le vendite è stato l’annuncio dello scorso weekend arrivato dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di nuovi dazi doganali per un valore di 300 miliardi di dollari di prodotti fabbricati in Cina.

Inoltre, Trump ha affermato che i dazi potrebbero essere incrementati fino al 25%, aumento che “potrà essere introdotto in varie fasi, iniziando dal 10% e andando ben oltre il 25%, anche se non è una misura che adotteremo necessariamente", ha spiegato Trump.

La tempistica dei nuovi dazi doganali potrebbe essere un aspetto degno di nota”, spiega George Efstathopoulos, Co-gestore, FF Global Multi Asset Income Fund, “poiché sono stati annunciati un giorno dopo il primo taglio dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve USA (Fed) degli ultimi 11 anni. Da un lato, sembra che l'orientamento più accomodante della Fed abbia offerto al presidente Trump un certo margine di manovra per intensificare le azioni contro la Cina, nonostante l'indebolimento dell'economia statunitense”.

Inoltre, “il taglio dei tassi da parte della Fed offre alla People's Bank of China (PBOC) maggiore flessibilità per incrementare le immissioni di liquidità e il flusso di credito a sostegno dell'economia locale. Gli ultimi dati relativi al finanziamento sociale totale (TSF) hanno già offerto una sorpresa al rialzo, con un potenziale taglio del coefficiente di riserva obbligatoria (RRR) all'orizzonte", agguinge Efstathopoulos.

Le vendite, infatti, si sono diffuse anche in Asia, dove Tokyo ha chiuso con un calo dell’1,74%, ai minimi da due mesi, mentre ancora peggiori sono state le perdite a Hong Kong (-2,8%) e Seul (-2,5%).

In Europa, il Ftse 100 e il Cac 40 perdono oltre il 2%, seguiti dal Dax e dall’Ibex 35, con cadute superiori all’1%.

A Milano, il Ftse Mib cede l’1,56%, trascinato dagli industriali (FTSE Italia All Share Industrials a -2,20%). Rosso quasi totale tra le blue chips, con vendite del 4% su STMicroelectronics (MI:STM), Moncler (MI:MONC) e CNH Industrial (MI:CNHI), mentre scendono del 3% Leonardo SpA (MI:LDOF), Prysmian (MI:PRY), Saipem (MI:SPMI) e Azimut (MI:AZMT).

Flessione del 2% per Pirelli (MI:PIRC), Diasorin (MI:DIAS), Juventus (MI:JUVE), Unipol (MI:UNPI), Exor (MI:EXOR), Amplifon (MI:AMPF) e Telecom (MI:TLIT), mentre il calo dell’1% comprende Buzzi (MI:BZU), Ferragamo (MI:SFER), Ferrari (MI:RACE), Ubi Banca (MI:UBI), Atlantia (MI:ATL) Eni (MI:ENI), Generali (MI:GASI), Tenaris (MI:TENR), Poste Italiane (MI:PST), Campari (MI:CPRI), Recordati (MI:RECI), Mediobanca (MI:MDBI), Nexi (MI:NEXII) e Unicredit (MI:CRDI).

Ultimi commenti

potrebbe essere un boomerang per gli stati uniti. Il Mondo di attrezzerà per bilanciare l'egoismo del capitalismo anericano.
Il Mondo non può permettersi altri 5 anni con Trump Presidente. Gli americani , quando vogliono , sanno come fare......
e perché lo hanno votato?
sta a vedere che lo rivotano, grande ammerica
Gli Americani lo Hanno votato perché si comportasse così .Gli Americani "Ricchi" ovviamente.
Nn bisogna acquistare nulla....prudenza
Perché? Non è il periodo dei saldi?
mi viene da pensare che il buon Trump, da grande uomo d'affari qual'è, abbia venduto un bel pacco di azioni nei giorni scorsi per ricomprarle deprezzate del 10 - 15% oggi e domani. cosa ne pensate?
ormai ci siamo abituati sul rosso. o per un motivo o per un altro. o anche senza motivo
fantapolitica? trump anticipa il "fisiologico" storno dei listini (vedasi anche la bolla del debito dei paesi emergenti sempre all orizzonte )che a mio parere non sarebbe stato così vicino per via dei fondamentali solidi dell economia, così da ripresentarsi alle prossime elezioni con le borse in recupero e non in rosso...
Speriamo al più presto un secondo 11 settembre. Trump di m......a
Fammi capire, Trump è un *****e tu speri che muoiano altre 3.000 persone innocenti?Ma cosa avete nella testa? Segatura?
Esagerato!
Propongo una lettura globale delle mosse di Trump. Il muro al confine con il Messico riduce l'immigrazione--> non crolla il salario. Maggiore spesa pubblica--> aumento occupazione. Politica di piena occupazione--> aumento della domanda interna. Tassi fed bassi-->incentivi alla re-industriallizazzione del paese (e quindi aumento occuapazione). Dazi doganali--> sostegno alla offerta interna. A me tutto sembra un ritorno graduale alle politiche Keynesiane.
Sono in parte d’accordo con te, anche se altre sue politiche (come il taglio delle tasse) sono più vicine al liberalismo. Anche i tassi bassi (legati secondo me più a un tentativo di aumentare l’inflazione che all’industralizzazione) non sono molto legati al pensiero keynesiano, ma a quello monetarista (per Keynes i tassi troppo bassi portano alla cosidetta “trappola della liquidità” e non portano molti benefici all’economia). Inoltre Keynes era a favore di una maggiore spesa pubblica in periodi di difficoltà economica, mentre nelle fasi espansive lo stato dovrebbe accumulare un po’ di surplus... Comunque sinceramente trovo inutile valutare le politiche in base alla teoria economica sottostante, mentre andrebbero contestualizzate in base al periodo storico, alla società e a molti altri fattori. L’approcio monetarista ha avuto successo con Reagan, ma ha fal*lito con la BCE, come Keynes ha avuto (abbastanza) successo con Teddy Roosevelt ed ha fal*lito molto altre volte.
Sono in parte d’accordo con te, anche se altre sue politiche (come il taglio delle tasse) sono più vicine al liberalismo. Anche i tassi bassi (legati secondo me più a un tentativo di aumentare l’inflazione che all’industralizzazione) non sono molto legati al pensiero keynesiano, ma a quello monetarista (per Keynes i tassi troppo bassi portano alla cosidetta “trappola della liquidità” e non portano molti benefici all’economia). Inoltre Keynes era a favore di una maggiore spesa pubblica in periodi di difficoltà economica, mentre nelle fasi espansive lo stato dovrebbe accumulare un po’ di surplus... Comunque sinceramente trovo inutile valutare le politiche in base alla teoria economica sottostante, mentre andrebbero contestualizzate in base al periodo storico, alla società e a molti altri fattori. L’approcio monetarista ha avuto succes*so con Reagan, ma ha fal*lito con la BCE, come Keynes ha avuto (abbastanza) succes*so con Teddy Roosevelt ed ha fal*lito molte altre volte.
prima attacca la Fed, per fare aiutare l'economia, poi attacca la Cina per farla scendere, e buttare giù le borse, si è messo short con i suoi amici??
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