Investing.com-- La maggior parte dei titoli asiatici è avanzata martedì recuperando alcune perdite della scorsa settimana, anche se l'attesa di letture chiave sull'inflazione e di ulteriori indicazioni sui tassi di interesse statunitensi ha tenuto sotto controllo i guadagni.
La chiusura piatta della notte a Wall Street ha fornito indicazioni mediocri ai mercati asiatici, in quanto gli investitori sono rimasti cauti nel fare grandi scommesse in vista di ulteriori indicazioni sui tassi di interesse. I futures degli indici azionari statunitensi si sono mossi poco negli scambi asiatici.
L'attenzione si è concentrata in gran parte sui dati del sito indice dei prezzi al consumo per ulteriori indicazioni sui tassi di interesse, soprattutto perché il rapporto buste paga non agricole ha visto gli operatori iniziare a valutare le aspettative di un taglio dei tassi a giugno.
La maggior parte dei titoli asiatici ha subito forti perdite rispetto alla scorsa settimana, in quanto i crescenti timori di un aumento dei tassi statunitensi per un periodo più lungo hanno scatenato una vendita generalizzata di asset orientati al rischio.
I titoli di Taiwan sono sostenuti da TSMC grazie a sovvenzioni statunitensi per 6,6 miliardi di dollari.
L'indice Taiwan Weighted index è stato di gran lunga il più performante in Asia martedì, salendo di oltre l'1% grazie ai forti guadagni del produttore di chip TSMC (TW:2330) (NYSE:TSM), il titolo più importante dell'indice.
TSMC è salita di quasi il 4% a un livello record dopo che il più grande produttore di chip a contratto del mondo ha ottenuto una sovvenzione di 6,6 miliardi di dollari dal governo statunitense per un impianto di produzione di chip avanzati in Arizona. Il produttore di chip ha inoltre aumentato gli investimenti nell'impianto di 25 miliardi di dollari, portandoli a 65 miliardi.
I titoli cinesi sono in ritardo, ma Hong Kong è sostenuta da promesse di sostegno
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono rimasti indietro rispetto agli altri indici regionali per la seconda sessione consecutiva, in quanto la debole propensione al rischio ha mantenuto la cautela degli investitori nei confronti del Paese.
L'indice Hang Seng di Hong Kong ha invece sovraperformato, salendo dello 0,7% dopo che il leader della città, John Lee, ha dichiarato che le autorità stanno prendendo in considerazione ulteriori misure per stimolare i mercati azionari locali. Lee non ha però fornito alcun dettaglio specifico sulle misure da adottare.
I suoi commenti sono arrivati dopo una prolungata sottoperformance dei titoli di Hong Kong negli ultimi quattro anni, a causa della debolezza della Cina.
Questa settimana sono previsti altri spunti economici cinesi, con i dati di inflazione e commercio previsti rispettivamente giovedì e venerdì.
Il Nikkei 225 giapponese estende la ripresa, ma resta sotto quota 40.000
Le azioni giapponesi hanno esteso il recente rimbalzo martedì, con l'indice Nikkei 225 che è salito dello 0,6%, mentre il più ampio TOPIX ha aggiunto lo 0,3%.
Ma il Nikkei è rimasto ancora al di sotto dei 40.000 punti, dopo che la scorsa settimana ha subito perdite consistenti a causa di un mix di prese di profitto e della pressione esercitata dal rafforzamento di yen.
Lo yen si è ammorbidito questa settimana, tornando verso i minimi toccati nel 1990, mentre gli operatori si sono convinti che il governo giapponese non agirà in base ai suoi avvertimenti di intervenire sui mercati valutari.
I titoli asiatici più ampi sono saliti marginalmente o sono rimasti fermi. L'indice australiano ASX 200 è salito dello 0,4% anche se i dati hanno mostrato un peggioramento del sentimento dei consumatori in aprile.
L'indice sudcoreano KOSPI è sceso dello 0,3%, con la Banca di Corea decisione sui tassi di interesse prevista per la fine della settimana.
I futures per l'indice indiano Nifty 50 indicano un'apertura piatta, con l'indice aperto a qualche presa di profitto dopo la chiusura ai massimi storici di lunedì.