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Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari statunitensi si prospetta in lieve rialzo questo venerdì, in scia all’inversione di rotta della seduta precedente e in vista degli utili delle grandi banche e degli ultimi dati sulle vendite al dettaglio.
Alle 13:00 CEST, il contratto dei future Dow sale di 165 punti, o dello 0,6%, i future S&P 500 vanno su di 14 punti, o dello 0,4% ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 20 punti, o dello 0,2%.
I principali indici hanno chiuso in forte rialzo ieri, dopo essere scesi sulla scia del report da cui è emersa un’inflazione più alta del previsto a settembre, suggerendo che la Federal Reserve probabilmente continuerà con i suoi aggressivi aumenti dei tassi.
L’indice blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso su di oltre 800 punti, o del 2,8%, mentre l’indice S&P 500 è salito del 2,6% e l’indice Nasdaq Composite ha segnato +2,2%.
La stagione degli utili del terzo trimestre prosegue questo venerdì, con i report delle principali banche del paese. Si spera che un trimestre solido spinga il sentiment, contrariamente al periodo precedente.
JPMorgan Chase (NYSE:JPM), Wells Fargo (NYSE:WFC), Morgan Stanley (NYSE:MS) e Citigroup (NYSE:C) pubblicheranno gli utili prima della campanella e gli investitori avranno un’idea dell’impatto dei tassi di interesse in aumento e dell’inflazione.
Attesi anche i risultati di UnitedHealth (NYSE:UNH).
Beyond Meat (NASDAQ:BYND) scende nei premarket dopo aver tagliato le previsioni sul fatturato annuo per l’aumento dell’inflazione e annunciato il taglio di 200 posti di lavoro, circa il 19% dei dipendenti.
I dati sulle vendite al dettaglio USA sono attesi alle 14:30 CEST. Gli ultimi dati sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan arriveranno alle 16:00 CEST.
I prezzi del petrolio si indeboliscono questo venerdì e si preparano ad una perdita settimanale, tra l’impennata di casi di COVID-19 in Cina e l’aumento maggiore del previsto delle scorte USA che fanno temere per la domanda globale.
I dati ufficiali della U.S. Energy Information Administration hanno rivelato che le scorte di greggio sono salite di 9,9 milioni di barili la scorsa settimana, molto più del previsto.
Alle 13:00 CEST, i future del greggio USA salgono dell’1,1% ad 88,16 dollari al barile, mentre il contratto del Brent scende dello 0,9% a 93,73 dollari. Entrambi i contratti sono scesi di quasi il 4% questa settimana.
Intanto, i future dell’oro sono in calo dello 0,9% a 1.661,70 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 0,9741, giù dello 0,3%.
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