BRUXELLES (Reuters) - Le Autorità europee sulla privacy guarderanno con maggiore attenzione alla raccolta di dati personali sui social networks per ragioni politiche ed economiche, dopo lo scandalo che ha colpito Facebook (NASDAQ:FB) per l'accesso improprio ai dati di quasi 87 milioni di utenti.
"Chiedere scusa non è abbastanza per una piattaforma social da miliardi di dollari", dice in una nota Andrea Jelinek, che presiede il gruppo delle autorità Ue sulla protezione dei dati.
"Questo è il motivo per cui stiamo creando il Social Media Working Group. Quello cui assistiamo oggi probabilmente è solo un esempio di una pratica molto più diffusa di raccogliere dati dai social media per ragioni economiche o politiche".