- Gli utili Oracle potrebbero mostrare che tutto il lavoro per portare i clienti sul cloud sta dando i suoi frutti.
- Adobe sta risentendo delle oscillazioni di mercato, delle variazioni stagionali della domanda e dalla decisione di terminare le vendite in Russia e Biolorussia.
- Gli avvocati di Elon Musk avrebbero trovato un altro motivo per terminare l’accordo con Twitter.
- Inflazione
- Disordini geopolitici
- Tecnologie rivoluzionarie
- Aumenti dei tassi di interesse
Wall Street ha interrotto una serie di tre settimane in calo con l’S&P 500 che ha chiuso a 4.067,6, su del 3,6% sulla settimana. Questa settimana, nel contesto di forti timori per l’inflazione e l’andamento dell’inflazione negli USA, ecco tre titoli che seguiremo da vicino:
1. Oracle
Il colosso dei software Oracle (NYSE:ORCL) rilascerà il report sugli utili del primo trimestre fiscale 2023 lunedì 12 settembre, dopo la chiusura dei mercati. Gli analisti si aspettano un profitto di 1,08 dollari su vendite da 11,33 miliardi.
A giugno, la casa texana di Austin ha riportato degli utili positivi: una prova che tutto il lavoro per portare i clienti sul cloud sta dando i suoi frutti. Inoltre, l’acquisizione di Cerner Corp (NASDAQ:CERN) ha spinto la crescita.
Oracle sta cercando di alimentare la crescita della sua attività cloud e di creare un’impronta maggiore nel mercato in rapida crescita, guidato da Amazon (NASDAQ:AMZN), Microsoft (NASDAQ:MSFT) e Google di Alphabet (NASDAQ:GOOGL).
La crescita delle vendite di cloud è stata superiore al 20% da quando Oracle, il secondo produttore di software per fatturato, ha iniziato a renderla nota lo scorso anno. Le azioni Oracle, che hanno chiuso venerdì a 75,91 dollari, sono scese del 12% quest’anno, facendo meglio dell’indice di riferimento Nasdaq Index.
2. Adobe Systems
Adobe Systems (NASDAQ:ADBE) rilascerà gli utili del terzo trimestre fiscale 2022 mercoledì 14 settembre, dopo la chiusura dei mercati. Per il produttore di Photoshop e di altri prodotti software e infrastrutturali si prevede un utile per azione di 3,34 dollari su un fatturato di 4,44 miliardi di dollari.
Adobe, con sede a San José, in California, compete con Salesforce.com (NYSE:CRM) nel segmento delle tecnologie per il marketing e l’e-commerce. L’azienda sta cercando di incrementare la crescita espandendo la propria offerta commerciale e rafforzando al contempo il core business del software creativo.
A giugno, Adobe ha ridotto le previsioni di fatturato annuale, affermando che la sua attività sarebbe stata influenzata dalle fluttuazioni valutarie, dai cambiamenti stagionali della domanda e dalla decisione di interrompere le vendite in Russia e Bielorussia dopo l’invasione dell’Ucraina. Adobe, che realizza oltre il 40% delle sue vendite al di fuori delle Americhe, ha dichiarato che le sue entrate saranno ridotte di circa 175 milioni di dollari nella seconda metà dell’anno fiscale a causa delle variazioni valutarie.
Le azioni di Adobe, che hanno chiuso venerdì a 394,60 dollari, sono scese di circa il 30% quest’anno.
3. Twitter
Le azioni Twitter (NYSE:TWTR) potrebbero andare sotto pressione dopo che gli avvocati di Elon Musk hanno dichiarato venerdì di aver trovato un altro cavillo che giustificherebbe la rescissione del contratto. L’uomo più ricco del mondo avrebbe quindi un altro asso nella manica per ritirarsi dall’accordo da 44 miliardi di dollari per l’acquisto della piattaforma social.
Source: Investing.com
Gli avvocati di Musk, in un documento depositato venerdì, hanno affermato che, come parte dell’accordo di acquisto, Twitter avrebbe dovuto informare il miliardario prima di spendere 7,75 milioni di dollari in un accordo di separazione del 28 giugno con Peiter Zatko, l’ex capo della sicurezza della società.
Gli avvocati di Musk hanno affermato di essere venuti a conoscenza dell’accordo di Zatko il 3 settembre, quando Twitter ha depositato i documenti in tribunale. Secondo un rapporto di Bloomberg, la prossima settimana Zatko dovrà testimoniare davanti a una commissione del Senato degli Stati Uniti sulle sue preoccupazioni in merito a problemi di sicurezza e privacy e al numero di bot presenti sulla piattaforma.
Il titolo Twitter, che venerdì ha chiuso a 42,19 dollari, è stato estremamente volatile a causa della battaglia giudiziaria con Musk, che vuole porre fine all’acquisizione della società sostenendo che la piattaforma ha ingannato lui e gli investitori sul numero di account spam e bot tra i suoi oltre 230 milioni di utenti.
L’inizio del processo è previsto per il mese prossimo,
Nota: Al momento della scrittura, l’autore non possiede azioni menzionate nel presente articolo.
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