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Nel video in basso l'analisi completa con grafici ed i livelli operativi, non mancare di guardarla.
Nell’ultima sessione a Wall Street, l’S&P 5000 è sceso del -0,54%. A Wall Street, soprattutto il Nasdaq ha chiuso in forte ribasso.
Il nuovo aumento dei rendimenti obbligazionari ha contribuito a spingere di nuovo ad una pesante svendita di azioni di società tecnologiche.
L’S&P 500 è sceso dopo aver guadagnato l’1% ad inizio seduta.
Alcuni titoli tecnologici hanno raggiunto enormi dimensioni nel listino e conseguentemente i cali di Apple, di Alphabet (NASDAQ:GOOGL) (Google) e altri importanti titoli tecnologici hanno contribuito a trascinare l’S&P 500 in rosso, anche se la maggioranza degli altri titoli hanno chiuso in positivo all’interno dell’indice di riferimento.
La vendita, che ha accelerato verso la fine della sessione, ha lasciato il Nasdaq composite, l’indice rappresentativo della tecnologia, in calo del 10,5% dal massimo storico raggiunto il 12 febbraio.
Ricordo che un calo del 10% o più da un picco recente è denominato a Wall Street come “correzione”.
In retrospettiva adesso è significativo notare quanto la stragrande parte del mercato non credeva che i prezzi di certi titoli avessero raggiunto quotazioni non sostenibili.
Il mercato da e il mercato toglie.
Ma anche se non è ancora il momento per rientrare su questi titoli, titoli come Tesla (NASDAQ:TSLA), Amazon, Facebook, Microsoft, Netflix (NASDAQ:NFLX), Zoom non sono defunti e torneranno ad essere i leader del mercato.
I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente acquistati nell’ultima sessione di borsa sono stati:
- Utilities
- Materials
- Finanziario
I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente venduti nell’ultima sessione di borsa sono stati:
- Farmaceutico/Sanitario
- Communication Services
- Information Technology
I rendimenti obbligazionari sono aumentati ampiamente.
Il rendimento della nota del Treasury a 10 anni è salito all’1,60% dall’1,55% di venerdì.
Nel momento in cui scrivo vale l’1,57%.
I rendimenti obbligazionari sono saliti sulle aspettative per la ripresa dell’economia e della probabile inflazione che potrebbe essere la conseguenza.
Rendimenti obbligazionari più alti esercitano una pressione al ribasso sulle azioni in generale, le ragioni sono:
- I capitali che sarebbero stati destinati al mercato azionario prenderanno la direzione delle obbligazioni.
- Gli investitori sono adesso meno disposti a pagare prezzi così elevati per le azioni, e specialmente per quelle che sono diventate “apparentemente” le più costose, come le azioni tecnologiche.
I prezzi del petrolio sono aumentati.
Dopo essere precipitati con l’inizio della pandemia, quando la domanda è crollata, i prezzi si stanno riprendendo.
La scorsa settimana, i mercati avevano aspettative che il cartello dell’OPEC e i suoi alleati togliessero alcune restrizioni alla produzione. Ma l’OPEC ha deciso inaspettatamente di mantenere le restrizioni al loro posto.
Il petrolio greggio è sceso di 1,04 dollari chiudendo a 65,05 dollari al barile. Nel 2021 il prezzo del petrolio è cresciuto del 32,8%
I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:
- L’S&P 500 è sceso di 20,59 punti a 3.821,36 per un -0,54%.
- Il Dow Jones ha guadagnato 306,10 punti a 31.802,40 per un +0,97%.
- Il Nasdaq è sceso di 311,00 punti, o -2,41%, a 12.609,20.
L’indice Russell 2000 rappresentativo delle small-cap ha guadagnato lo 0,5%, chiudendo a 2.202,98. Futures USA in crescita fanno prevedere un rimbalzo per oggi.
I titoli finanziari stanno vivendo il loro momento.
Il trading è stato erratico nelle ultime settimane, gli investitori sono preoccupati “eccessivamente” del picco dei tassi di interesse a lungo termine nel mercato obbligazionario.
Gli investitori per adesso scappano dalle aziende tecnologiche e dimostrano di dubitare che gli enormi guadagni che i mercati hanno fatto su questi titoli durante i mesi della pandemia possano continuare se l’inflazione aumenta.
I mercati sono certi che le migliaia di miliardi di dollari di stimoli governativi in arrivo aiuteranno a sollevare l’economia dalla pesante crisi causata dalla pandemia del coronavirus.
Per il momento il main stream a Wall Street ipotizza che questi stimoli e un’economia in miglioramento porteranno alla fine come conseguenza l’aumento dell’inflazione.
I titoli al centro della mia attenzione nel bene e nel male nel mercato dopo l’ultima sessione di borsa sono stati:
Tesla Inc -5.84%
Apple Inc (NASDAQ:AAPL) -4.17%
Gamestop Corp +41.21%
Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN) -1.62%
Microsoft Corp (NASDAQ:MSFT) -1.82%
Nvidia Corp -6.97%
Walt Disney Company +6.27%
Nio Inc -7.61%
Facebook Inc (NASDAQ:FB) -3.39%
Adv Micro Devices -5.81%
Attenzione a tutti i titoli presenti delle mie tabelle.
I ribassi di questi giorni non sono certamente piacevoli, ma permettono ai nostri portafogli di tornare liquidi ed utilizzare questa liquidità per acquistare i titoli giusti, nel momento giusto, a prezzi notevolmente più bassi.
Il trading finanziario consiste esattamente in questo.
Sta per iniziare il momento di ricostruzione del portafoglio per non sbagliare timing e comprare i titoli giusti contattatemi.
Il pacchetto di aiuti economici degli Stati Uniti, passato per pochissimo al Senato sabato, fornirà liquidità immediata cash per 1.400 dollari per la maggioranza della popolazione americana ed estenderà i sussidi di disoccupazione di emergenza.
È una vittoria per il presidente Joe Biden e i suoi alleati democratici, e l’approvazione finale del congresso è prevista per questa settimana.
I futures USA sono in rialzo nel momento in cui scrivo questa mattina preannunciando un inizio di sessione positiva in Europa mentre i mercati in Asia sono state indecisi questa notte.
Da un lato rallegrati dall’imminente passaggio del pacchetto di stimolo degli Stati Uniti, e dall’altro lato l’ottimismo è stato temperato dalle preoccupazioni per l’inflazione e la pandemia di coronavirus.
L’impatto di una ripresa globale insieme alla prospettiva di un’accelerazione della salita dei rendimenti dei bond statunitensi pesano sulle decisioni degli operatori.
Il rimbalzo economico nel mondo sarà più forte di quanto parte del mercato aveva previsto, e questo sarà più evidente con i dati di marzo di quanto lo sia stato con i dati di febbraio.
Questa consapevolezza creerà un effetto volano di maggiore fiducia. Il lancio dei vaccini negli Stati Uniti e in Europa aiuterà anche ad aumentare la fiducia nella crescita futura.
I dati economici sull’economia giapponese rivisti per ottobre-dicembre, mostrano che l’economia giapponese è cresciuta ad un ritmo annuale dell’11,7%.
Il dato è risultato inferiore al 12,7% riportato il mese scorso nella stima preliminare.
Su base trimestrale, la crescita è stata del 2,8%, rivista dal 3%, poiché gli investimenti pubblici e privati non sono stati così positivi come si pensava inizialmente.
L’economia giapponese si è espansa ad un ritmo del 22,8% nel periodo luglio-settembre. Questo ha fatto seguito alla forte contrazione causata dalla pandemia soprattutto nei settori del turismo, commercio, consumo e produzione.
I valori dei mercati asiatici di questa mattina in prossimità della chiusura nel momento in cui sto scrivendo la mia analisi sono:
- Il Kospi della Corea del Sud è sceso del -1,20% a 2.960,17.
- Il Nikkei 225 del Giappone è salito del +0,20% a 28.800,81.
- L’S&P/ASX 200 dell’Australia è salito del +0,30% a 6.760,10.
- L’Hang Seng di Hong Kong è salito del +1,30% a 28.918,99.
- lo Shanghai Composite ha perso il -0,60% a 3.402,61.
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