Market Brief
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione migliori del previsto hanno fermato le vendite del biglietto verde e consentito all’indice del dollaro di recuperare le perdite precedenti dopo aver toccato i minimi dal 19 febbraio. Secondo il rapporto, la settimana scorsa solo 265 mila americani hanno compilato le richieste di sussidi di disoccupazione, a fronte dei 278 mila previsti dai mercati. L’EUR/USD è sceso dell’1,65% a 1,1206, senza riuscire a violare la forte resistenza a 1,1380. Tuttavia, nel pomeriggio uscirà il dato sulle buste di paga di aprile, che secondo noi si attesterà leggermente sotto le 228 mila unità previste. Un dato superiore sveglierebbe i tori dell’USD e trascinerebbe al ribasso l’EUR/USD. Il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi al 5,4%, rispetto al 5,5% del rilevamento precedente. Gli investitori si concentreranno sulla crescita delle retribuzioni, perché un rialzo potrebbe indicare un aumento dell’inflazione e quindi alimenterebbe le speculazioni su un rialzo del tasso a giugno.
Stamattina i mercati asiatici sono contrastati, con una leggera inclinazione positiva, e si stanno stabilizzando sulla scia dei dati incoraggianti sul lavoro negli USA e dei risultati temporanei delle elezioni nel Regno Unito. Il Nikkei è in rialzo dello 0,45%, il Composite di Shanghai dell’1,37% e l’Hang Seng dell’1,11%. Stamattina l’USD/JPY guadagna lo 0,78% rispetto al minimo di ieri a 119,97. Riteniamo che vi sia ancora spazio per un apprezzamento della coppia dollaro/yen, le resistenze orarie si trovano a 120,18 (50% di Fibonacci sulle vendite di marzo) e 122. Al ribasso, la coppia troverà un forte supporto a 118,50.
In Australia, l’S&P/ASX è negativo, in calo del -0,20% a 5.634,6 punti. L’AUD/USD ha cancellato quasi interamente i guadagni della settimana. L’AUD non è riuscito a superare la resistenza a 0,8030 ed è rientrato nel canale discendente.
Nel Regno Unito, stando agli exit poll, i conservatori hanno ottenuto 316 seggi rispetto ai 239 dei laburisti. Gli operatori hanno accolto la notizia con favore, il cable è salito fino a 1,5523, in rialzo del 2,34% rispetto al minimo di ieri. I future sugli indici azionari europei sono tutti positivi, con il Footsie in rialzo di più dell’1,78%, seguito dallo STOXX 600 a +1,32%, i future tedeschi segnano un +0,61%.
Il greggio WTI e il Brent hanno ceduto terreno durante le sedute europea e USA. Il greggio WTI ha ceduto il 4,1% rispetto al massimo di ieri a 58,76 e il greggio del Mare del Nord ha perso quasi il 5% a 65,49 USD.
In Svizzera, il tasso di disoccupazione di aprile si è attestato al 3,3%, in linea con le attese. L’EUR/CHF sta calando gradualmente verso 1,03. Il cross ha quasi cancellato il movimento al rialzo innescato dall’irrigidimento delle regole sull’esenzione (dal tasso negativo) deciso dalla BNS due settimane fa. Ieri l’USD/CHF ha toccato un nuovo minimo da tre mesi a 0,9072. Tuttavia, il dollaro sta acquisendo slancio e al momento scambia a 0,9233. Sul lato discendente, un supporto staziona a 0,9073, cui seguono 0,90 (livello psicologico) e infine 0,8936 (minimo di fine gennaio).
Oggi gli operatori monitoreranno anche l’IPC svizzero di aprile (previsione: 0,1% m/m; precedente: 0,3%), l’indice Halifax sui prezzi delle abitazioni nel Regno Unito (previsione: 0,3% m/me; precedente: 0,4%) e ovviamente l’esito finale delle elezioni nel Regno Unito. In Brasile, oggi saranno pubblicate le cifre sull’inflazione (IPCA) di aprile (previsione: 8,23% a/a; precedente: 8,13%).
Arnaud Masset, Market Strategist,
Swissquote Europe Ltd