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Banche attendono i dati sul lavoro USA. Crolla Banco Bpm

Pubblicato 04.10.2019, 12:51
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Investing.com – Titoli bancari col fiato sospeso in attesa dei dati sul lavoro negli Stati Uniti che potrebbero influenzare le future scelte della Federal Reserve in tema di tassi di interesse complice anche il movimento dei tassi con Btp che viaggia nei pressi dei rendimenti minimi storici sotto 0,8%.

L’indice europeo di settore STOXX Banks EUR Price cede lo 0,82%, mentre il suo corrispondente italiano FTSE Italia All Share Banks perde lo 0,70%, in controtendenza rispetto ai principali mercati europei che restano intorno alla parità.

Indici principali europei nervosi: il Ftse Mib guadagna poco più dello 0,1%, insieme al Dax, l’Ibex 35 e il Cac 40 intorno alla parità. Più sostenuto il britannico Ftse 100 con un +0,25%.

Tra i peggiori troviamo Banco Bpm (MI:BAMI), in caduta del 4%, seguita da Commerzbank (DE:CBKG), Deutsche Bank (DE:DBKGn) e Ubi Banca (MI:UBI), tutte in flessione superiore al 2%.

Nei giorni scorsi proprio Banco Bpm (MI:BAMI) e Ubi Banca (MI:UBI) erano state protagoniste di chiusure nettamente positive sulla scia di una possibile fusione dopo le parole di Giuseppe Castagna, il quale aveva sottolineato il “senso” dell’operazione.

Rosso generale anche su molti degli altri titoli finanziari, quali Banca IFIS (MI:IF), Uipol, Bper (MI:EMII), Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI), Bankia (MC:BKIA), Sabadell (MC:SABE), Societe Generale (PA:SOGN), BNP Paribas (PA:BNPP) e Unicredit (MI:CRDI), tutte in calo dell’1%.

Rallenta il rally di Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), dopo lo sprint iniziale con un +4%, spinto dal possibile ‘alleggerimento’ di 2/3 dei crediti in sofferenza grazie ad una trattativa con l’Unione europea.

Attesi alle 14:30 i dati sul lavoro negli Stati Uniti, dove sarà diffuso il rapporto sulle buste paga non agricole, insieme al tasso di disoccupazione e al salario medio.

"Se le cifre dovessero deludere”, spiegano gli esperti di Link Securities, “non pensiamo che si ripeterà il comportamento di ieri, quando le cattive notizie sono diventate buone per i mercati azionari. Così, se i dati sono molto al di sotto delle aspettative, si ridurranno i timori di una recessione imminente e i mercati azionari scenderanno, in quanto il margine di manovra delle banche centrali per evitare una nuova recessione è limitato, anche la stessa Fed, e gli investitori lo sanno", ha detto in Link Securities

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