Investing.com – La decisione della Federal Reserve di ieri attira gli acquisti sui titoli bancari in Europa con Piazza Affari che non fa eccezione.
Il FTSE Italia All Share Banks guadagna l’1,80% sovraperfornando nettamente il Ftse Mib che torna sopra quota 22 mila punti, dopo che anche ieri l’indice finanziario aveva chiuso in verde.
Bene anche l’indice europeo del settore finanziario, lo STOXX Banks EUR Price, in crescita vicina vicina al 2%.
Tra i titoli migliori troviamo Bper Banca (MI:EMII), Bankia (MC:BKIA) e Commerzbank con una crescita del 3%, mentre guadagnano oltre il 2% Ubi Banca (MI:UBI), Caixabank (MC:CABK), SocGen, Sabadell (MC:SABE), FinecoBank (MI:FBK) e Deutsche Bank (DE:DBKGn).
Se ieri la Federal Reserve ha tagliato i tassi di interesse di un quarto di punto, restano le attese di un proseguimento della politica espansiva da parte dell’istituto centrale americano, non solo per i tweet di Donald Trump che continua ad esercitare pressioni per un ribasso ulteriore.
Nella conferenza stampa post decisione, il Presidente Powell ha affermato che nel caso in cui l’economia dovesse indebolirsi ulteriormente, “potrebbero servire ulteriori tagli”.
Le prospettive di un’ulteriore politica espansiva restano anche in Europa. “I tassi di interesse negativi resteranno tali per almeno altri 8 anni”, prevedono gli esperti di Jp Morgan, aggiungendo che si tratta di “una condizione della quale, quindi, dovremo farci l’abitudine”.
Della stessa opinione anche Bob Michele sempre di Jp Morgan. “La politica monetaria (delle Banche centrali, ndr) può essere in grado di prolungare il ciclo attuale ma non riteniamo che possa impedire una recessione”, ha detto nel corso di un’intervista a Swissinfo.ch.