Investing.com - La maggior parte dei titoli asiatici è scesa ulteriormente mercoledì tra i persistenti timori di un aumento dei tassi di interesse statunitensi, mentre i titoli cinesi sono rimbalzati grazie ai dati positivi sugli utili industriali e alle promesse di maggiori stimoli.
I mercati regionali hanno subito la debolezza degli indici di Wall Street, che sono scesi nella notte, mentre i mercati continuavano a temere una serie di segnali aggressivi da parte della Federal Reserve.
Il rialzo dei Treasury è stato una delle principali fonti di pressione sui titoli tecnologici, attirando al contempo capitali da attività più ampie e orientate al rischio. I funzionari della Fed hanno dichiarato che i tassi d’interesse potrebbero aumentare almeno un’altra volta quest’anno e che è probabile che rimangano al di sopra del 5% fino al 2024.
Il sentimento nei confronti dei titoli statunitensi è stato inoltre penalizzato dai crescenti timori di uno shutdown del governo, che secondo gli analisti potrebbe intaccare la già lenta crescita economica.
L’indice giapponese Nikkei 225 è stato tra i peggiori performer della giornata in Asia, con un calo dello 0,6%, mentre il sudcoreano KOSPI ha perso lo 0,3%.
L’australiano ASX 200 è sceso dello 0,3% dopo che i dati hanno mostrato che l’inflazione al consumo è cresciuta come previsto nel mese di agosto, invitando potenzialmente una prospettiva aggressiva per la Reserve Bank. Ma l’ottimismo sulla Cina ha contribuito a contenere le ulteriori perdite dell’indice.
I future per l’indice indiano Nifty 50 indicano un’apertura piatta, dopo che l’indice è sceso bruscamente dai massimi storici raggiunti all’inizio del mese. Tuttavia, il Nifty è stato uno dei pochi indici asiatici in positivo per il mese di settembre.
L’aumento dei tassi d’interesse statunitensi non è di buon auspicio per i mercati azionari, in quanto limita le condizioni monetarie globali e allontana i capitali dagli asset a rischio. Questo scambio ha visto la maggior parte dei mercati asiatici registrare forti perdite nell’ultimo anno.
Titoli cinesi in salita grazie ai dati positivi e alle promesse di stimolo
I titoli cinesi sono stati gli unici positivi in Asia mercoledì. Gli indici Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono saliti rispettivamente dello 0,4% e dello 0,3%, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,8%.
In Cina i dati hanno mostrato che i profitti industriali hanno registrato un forte rimbalzo nel mese di agosto, contribuendo a ridurre il calo dell’anno in corso. I dati hanno contribuito a stimolare un certo ottimismo sulla ripresa economica cinese, in vista dei dati chiave sugli indice dei responsabili degli acquisti previsti per la fine della settimana.
Il sentimento verso la Cina è stato in qualche modo favorito anche dalle promesse di maggiori stimoli monetari da parte della People’s Bank of China. La PBOC ha dichiarato di voler intensificare le misure per aumentare gli investimenti privati nel Paese, che faticano a raggiungere i massimi pre-COVID.
Tuttavia, anche i titoli cinesi hanno subito un calo sostanziale a settembre e sono stati scambiati vicino ai minimi del 2023, a causa delle crescenti preoccupazioni per un crollo del mercato immobiliare nel Paese.
Le preoccupazioni per la Cina hanno colpito i mercati regionali nel mese di settembre, dato che il Paese è uno dei principali partner commerciali della maggior parte dei Paesi asiatici.