Investing.com - Mario Draghi lascia presagire un nuovo programma di stimoli monetari da parte della Banca centrale europea e mette la quarta agli indici europei.
Dopo un’apertura negativa, virano in verde il Ftse Mib e il Cac 40, aggiungendo l’1%, seguiti dal Dax, dal Ftse 100 e dall’Ibex 35, tutti positivi.
In testa al principale indice di Piazza Affari troviamo Enel (MI:ENEI), Hera (MI:HRA), Italgas (MI:IG), Terna (MI:TRN) e A2A (MI:A2), che aggiungono il 2%, mentre crescono di oltre l’1%, Snam (MI:SRG), Ferrari (MI:RACE), Ferragamo (MI:SFER), Amplifon (MI:AMPF), Moncler (MI:MONC), Exor (MI:EXOR), CNH Industrial (MI:CNHI), Campari (MI:CPRI), Tenaris (MI:TENR) e Eni (MI:ENI).
Restano indietro le banche, con il FTSE Italia All Share Banks addirittura negativo (-0,31%). In rosso troviamo Ubi Banca (MI:UBI), Illimity Bank, Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI), Unicredit (MI:CRDI), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), e Bper Banca (MI:EMII).
Resta, invece, positiva Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI) (+2,80%), sostenuta dall’ottimismo per il nuovo piano al 2023 che punta a triplicare l’utile netto.
In verde anche Banca Generali, doBank (MI:DOB), Banca IFIS (MI:IF), e Banca Mediolanum (MI:BMED).
Draghi ha lasciato aperta la strada ad una politica ultra dovish della Bce, con un nuovo programma di acquisti di titoli pubblici (QE) e la possibilità di riduzione dei tassi di interessi dell’eurozona.
Secondo Draghi, però, tali misure saranno decise solo nel caso di un permanere del rallentamento economico e di una inflazione sotto i target stabiliti dalla Bce.
Dopo le sue parole, l’euro ha annullato i guadagni della mattina e cede lo 0,29% verso il dollaro, mentre galleggia i minimi da una settimana e mezzo contro il franco svizzero, valuta considerta bene rifugio.