Investing.com-- I titoli asiatici sono scesi venerdì, con il Nikkei giapponese che ha registrato forti perdite dopo le dichiarazioni un po' da falco della Banca del Giappone, mentre le azioni cinesi hanno registrato una performance migliore grazie alle speranze di ulteriori misure di stimolo.
I mercati asiatici più ampi sono stati messi sotto pressione anche dai dati che hanno mostrato che l'economia statunitense è cresciuta più del previsto nel secondo trimestre, il che ha alimentato i timori che la Federal Reserve abbia abbastanza spazio economico per continuare ad aumentare i tassi di interesse. Questo dopo che all'inizio della settimana la banca centrale aveva mantenuto aperta la porta a ulteriori rialzi dei tassi.
I titoli giapponesi crollano dopo che la BOJ ha lanciato segnali falsi
L'indice Nikkei 225 è sceso del 2,4%, mentre il più ampio TOPIX ha perso lo 0,9% dopo che la BOJ ha dichiarato che effettuerà le sue operazioni di controllo della curva dei rendimenti (YCC) con maggiore flessibilità, consentendo ai rendimenti obbligazionari di fluttuare maggiormente al di fuori del suo intervallo obiettivo.
Le perdite di entrambi gli indici sono state ampie, con solo i settori finanziario e dei servizi di pubblica utilità in positivo.
Sebbene la BOJ ha mantenuto i tassi di interesse a livelli negativi, la mossa di venerdì segna un passo verso la potenziale fine delle condizioni monetarie ultra-allentate di cui hanno goduto le azioni giapponesi per quasi un decennio.
La prospettiva di una BOJ dovish aveva spinto i titoli giapponesi a registrare guadagni stellari negli ultimi due mesi. Ma ora ci si aspetta che i titoli locali vedano una certa capitolazione.
La mossa della BOJ è stata anche stimolata dall'inflazione giapponese. I dati di venerdì hanno mostrato che inflazione a Tokyo è cresciuto più del previsto a luglio.
Le perdite in Giappone si sono riversate sui mercati asiatici più ampi, con l'australiano ASX 200 in calo dell'1,3%. I titoli australiani sono stati colpiti anche dai dati che hanno mostrato che vendite al dettaglio è sceso inaspettatamente a giugno.
L'indice sudcoreano KOSPI ha perso lo 0,5%, mentre gli indici indiani Nifty 50 e BSE Sensex 30 hanno aperto rispettivamente in calo dello 0,1% e dello 0,2%, dopo aver toccato i massimi storici all'inizio di luglio.
I titoli cinesi sovraperformano grazie alle speranze di stimolo
I titoli cinesi sono stati gli unici a registrare forti guadagni in giornata, grazie alle promesse del governo di aumentare le misure di stimolo che hanno spinto gli investitori a riversarsi sui mercati fortemente scontati.
L'indice Shanghai Shenzhen CSI 300 è salito dell'1,8%, mentre l'indice Shanghai Composite dell'1,4%. L'indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,7%, grazie anche al sostegno dei titoli cinesi quotati in loco.
I titoli immobiliari sono stati una particolare fonte di sostegno per gli indici cinesi, dopo che il governo ha promesso di attuare ulteriori politiche a sostegno del settore in difficoltà. Anche i titoli immobiliari hanno recuperato nettamente dalle recenti perdite.
Questa settimana, i funzionari cinesi di alto livello hanno segnalato che intendono adottare ulteriori politiche di sostegno all'economia, dato che i dati recenti hanno mostrato un forte rallentamento della crescita nel secondo trimestre.
Le promesse hanno attirato una serie di investitori stranieri verso i titoli cinesi, che sono stati anche scambiati con sconti considerevoli rispetto ai loro omologhi asiatici per l'anno in corso.