Investing.com -- La maggior parte dei titoli asiatici è scesa giovedì, ricalcando le perdite registrate nella notte a Wall Street, dopo che il declassamento del rating sovrano degli Stati Uniti da parte di Fitch ha in qualche modo intaccato il sentiment, mentre i forti dati sulle buste paga hanno fatto aumentare le preoccupazioni sull'aumento dei tassi di interesse.
All'inizio della settimana Fitch ha abbassato il rating del governo statunitense a AA+ da AAA, citando le preoccupazioni per la spesa fiscale e l'aumento dei contrasti tra democratici e repubblicani.
Sebbene gli analisti abbiano minimizzato l'impatto diretto del declassamento, la mossa ha comunque scatenato un'ondata di vendite sui mercati azionari globali, in quanto gli investitori hanno bloccato i profitti dopo la forte corsa di giugno e luglio.
I titoli tecnologici vedono estese prese di profitto, i forti dati sui salari pesano
I titoli tecnologici, che avevano registrato forti guadagni negli ultimi due mesi, hanno subito le maggiori pressioni di vendita, con l'indice sudcoreano KOSPI e quello di Hong Kong Hang Seng in calo rispettivamente dello 0,8% e dello 0,6%.
Le azioni sono state anche scosse dai dati buste paga private di mercoledì, più forti del previsto, che hanno fatto salire il dollaro e i rendimenti dei Treasury, mentre i mercati si sono posizionati in attesa di una lettura simile dei dati ufficiali buste paga non agricole previsti per venerdì.
La tenuta dell'economia statunitense, in particolare del mercato del lavoro, offre alla Federal Reserve un maggiore margine di manovra per continuare ad aumentare i tassi di interesse, il che è di cattivo auspicio per i mercati azionari guidati dal rischio.
Anche gli azionisti del settore tecnologico erano in fibrillazione in vista delle relazioni sugli utili di Apple Inc (NASDAQ:AAPL) e Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN).
I mercati asiatici più ampi si sono ritirati. I titoli giapponesi sono stati tra i peggiori della giornata, con l'indice Nikkei 225 che ha perso l'1,6%, mentre il più ampio TOPIX è sceso dell'1,2%. I titoli locali sono stati colpiti da un mix di prese di profitto, oltre che dall'incertezza sulla posizione della Banca del Giappone in merito alla sua politica monetaria ultra-dovora.
L'australiano ASX 200 è sceso dello 0,5% in quanto i dati hanno mostrato che surplus commerciale è rimasto stabile a giugno. Anche il vendite al dettaglio australiano è sceso meno del previsto nel secondo trimestre.
I futures sull'indice indiano Nifty 50 indicano un'apertura leggermente positiva, dopo che l'indice è crollato dai massimi storici della settimana. L'elevato peso dei titoli tecnologici ha pesato sul Nifty e sul BSE Sensex 30 nelle ultime sedute.
I titoli cinesi limitano le perdite grazie ai dati PMI che segnalano una certa forza
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono scesi meno dei loro omologhi giovedì, in quanto un indagine privata ha mostrato che il settore dei servizi del Paese è cresciuto più del previsto a luglio.
La lettura ha indicato che la spesa al dettaglio e la domanda di servizi mantengono ancora a galla alcuni aspetti dell'attività economica cinese e potrebbero contribuire a sostenere una ripresa economica più consistente quest'anno, soprattutto se il governo adotterà ulteriori misure di stimolo.
Ma gli investitori sembrano essersi un po' inaciditi sulla prospettiva di ulteriori stimoli cinesi, dato che i funzionari hanno offerto pochi dettagli sulle modalità di attuazione delle misure. Anche i principali motori economici del Paese - il settore manifatturiero e quello immobiliare - sono in difficoltà nonostante le promesse di un maggiore sostegno.