Investing.com – Listini asiatici poco mossi questo lunedì, a causa dell’incertezza in vista della riunione della Federal Reserve di questa settimana, anche se i titoli giapponesi in crescita hanno esteso il loro rally, seguendo le prospettive caute della Banca del Giappone.
La BOJ non riserverà sorprese questa settimana, i titoli giapponesi sono in rialzo
Gli indici giapponesi Nikkei 225 e TOPIX sono saliti dello 0,7% ciascuno, attestandosi appena al di sotto dei picchi di 33 anni, mentre i media suggerivano che la Banca del Giappone avrebbe lasciato invariata la sua politica ultra-allentata nel corso della settimana.
I dati di lunedì hanno mostrato che l’inflazione all’ingrosso si è ulteriormente allentata nel mese di maggio, riducendo la pressione sulla BOJ per un inasprimento della politica. La lettura arriva dopo che i dati sull’inflazione a Tokyo hanno indicato un’inflazione al consumo in diminuzione nel Paese, presentando un contesto migliore per l’attività economica.
Tuttavia, i titoli giapponesi sono stati l’eccezione della giornata, con la maggior parte degli altri mercati asiatici in ribasso, mentre gli investitori restano in attesa di ulteriori indicazioni sulla politica monetaria degli Stati Uniti.
Sebbene si preveda che la Federal Reserve sospenda il ciclo di rialzi dei tassi al termine della riunione di due giorni di mercoledì, i mercati sono rimasti in ansia per eventuali segnali potenzialmente rialzisti da parte della banca centrale.
L’indice sudcoreano KOSPI è sceso dello 0,5%, mentre gli indici indiani Nifty 50 e BSE Sensex 30 sono rimasti fermi nei primi scambi. I mercati attendono la lettura sull’inflazione al consumo indiana, prevista per la fine della giornata, dopo che la Reserve Bank ha mantenuto i tassi di interesse fermi la scorsa settimana.
L’attenzione è rivolta anche ai dati sull’inflazione al consumo degli Stati Uniti, previsti per martedì, che probabilmente influenzeranno la decisione della Fed.
I titoli cinesi continuano a scendere, i tagli dei tassi sono al centro dell’attenzione
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono scesi rispettivamente dello 0,1% e dello 0,3%, estendendo le perdite della settimana precedente, in quanto gli operatori hanno continuato a mettere in dubbio la portata della ripresa economica del Paese per quest’anno.
Anche l’indice Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,5% a causa della debolezza dei titoli della Cina continentale quotati localmente.
I principali titoli immobiliari sono stati i peggiori performer tra gli indici cinesi dopo che la banca d’investimento Goldman Sachs ha segnalato un prolungato rallentamento del settore e che le città più piccole e gli operatori privati sarebbero stati colpiti da uno sviluppo lento e dalla mancanza di finanziamenti.
Tuttavia, le perdite più consistenti dei titoli cinesi sono state in qualche modo limitate dalle crescenti aspettative che il governo possa adottare ulteriori misure di stimolo per sostenere l’economia.
Diverse banche statali cinesi hanno iniziato a tagliare i tassi di interesse sui depositi in yuan dalla scorsa settimana, preannunciando potenzialmente un taglio più ampio da parte della Banca popolare cinese.