l'Indice del Dollaro USA è sceso di giovedì dello 0,1%, restituendo alcuni dei guadagni ottenuti ieri sulla scia dei crescenti rendimenti dei titoli statunitensi.
L'euro è stato relativamente stabile in vista del principale evento di oggi, la decisione della politica monetaria della BCE, mentre sia l'australiano che il kiwi hanno continuato a collassare.
I mercati statunitensi hanno chiuso leggermente in rialzo ieri, con l'eccezione del Nasdaq Composite, che è sceso dello 0,05%, mentre il Dow Jones e lo S&P 500 sono cresciuti dello 0,25% e lo 0,18%.
Per quanto riguarda oggi, i futures che seguono Dow e S&P puntano a un open leggermente inferiore, mentre quelli che seguono il Nasdaq 100 stanno lampeggiando in verde.
L'Asia è stata mista, con il Nikkei 225 e il Topix giapponesi in rialzo dello 0,47% e dello 0,25% rispettivamente, mentre l'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dell'1,39%.
In Europa, i future che tracciavano i principali indici erano per lo più in territorio positivo.
I prezzi del petrolio sono in crescita oggi, Il greggio Future Petrolio Greggio WTI e il Brent sono dello 0,35% e dello 0,45%, entrambi vicino ai massimi di tre anni e mezzo.
I prezzi dell'XAU/USD si sono stabilizzati al livello più basso dal 22 marzo, in quanto un rafforzamento del dollaro USA ha pesato sul mercato.
L'oro è inizialmente salito mercoledì, ma non è riuscito nel passaggio, di conseguenza, il mercato ha cancellato i guadagni realizzati nella sessione precedente.
Gli scambi durante la sessione asiatica sono stati tranquilli, in quanto gli investitori attendono gli incontri politici della Banca Centrale Europea.
Royal Dutch Shell B PLC (NYSE:RDSb)ha chiuso il primo trimestre con utile ai massimi di oltre tre anni, in rialzo del 42%, grazie all'aumento di prezzi e produzione di greggio.
Si prevede che Shell continui a generare utili e cash flow elevati, dopo aver superato il rivale Exxon Mobil (NYSE:XOM), grazie a tagli dei costi e a maggiori efficienze.
FIBO Group