Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
Ormai ci siamo, il presidente Trump è ad un passo dal suo primo grande successo legislativo.
Come detto lunedì e come rammentato ieri, eravamo prossimi all’approvazione della legge fiscale ed ecco che il Senato è giunto all’ultima votazione.
Ora toccherà alla Camera dei Rappresentanti ma dovrebbe trattarsi di una mera formalità vista la solida maggioranza repubblicana, a quel punto la riforma giungerà sul tavolo della stanza ovale per la firma prima di Natale.
E’ interessante notare però come il dollaro stia ancora arrancando, non riuscendo a trovare quello spunto rialzista che in molti si aspettano e che i progressi legislativi avrebbero supportato.
I rendimenti dei titoli di Stato hanno evidenziato degli incrementi soprattutto nella scadenza a 10 anni che si è riportato al di sopra del livello chiave del 2,40% (grosso ostacolo nelle ultime settimane).
Il balzo è avvenuto anche in risposta al repentino incremento del rendimento dei titoli tedeschi a lunga scadenza, ecco perché il dollaro non è riuscito a trarne grossi vantaggi.
Le coppie EUR/USD e GBP/USD hanno provato ad allungare e anche il Future Oro ha trovato un solido supporto.
I mercati azionari dovrebbero essere sostenuti dal passaggio della riforma fiscale, non scordiamoci che si prevede una riduzione delle tasse per i ceti abbienti e per le società da 35% al 21%.
Ma per ora non si sono viste spinte eclatanti, tant’è che i listini USA chiudevano la sessione di martedì al ribasso.
Citiamo in particolare l’indice di riferimento SP 500 -0,3% a 2681 punti, mentre i mercati asiatici non hanno evidenziato particolari movimenti ( Nikkei + 0,1%).
Gli europei, dopo un’apertura al rialzo, hanno ripiegato e sarà interessante capire come procederà la giornata.
Nel Forex è chiara la mancanza di direzionalità sulle coppie principali, a tal proposito la riunione di politica monetaria della Banca del Giappone della prossima notte potrebbe avere un impatto sullo yen.
Gli operatori guarderanno con interesse ai toni che verranno utilizzati, in particolare si presterà attenzione ad eventuali segnali di stretta monetaria (la BoJ è in ritardo rispetto alle altre banche centrali). Sul fronte materie prime, detto dell’oro, oggi avremo le scorte di Petrolio che potrebbero creare della volatilità sull’oro nero.
Tra i dati macro economici odierni segnaliamo le vendite di case esistenti degli Stati Uniti: verrà rilasciato alle ore 16 e dovrebbero crescere dello 0,9% a 5,53 m (rispetto ai 5,48 m del mese scorso). Poi, come detto, le scorte di petrolio alle 16:30: -3,5 milioni di barili il dato atteso per quanto riguarda il greggio (-5,1 milioni di barili la scorsa settimana), per i distillati -1,0 m (-1,4 milioni di barili la scorsa settimana) , le scorte di benzina + 2,4 milioni di barili (+ 5,7 milioni di barili il dato precedente).