Di Mauro Speranza
Investing.com - Cedono le borse europee con il Dax in flessione di oltre l’1%, mentre restano deboli anche il Ftse Mib, il Cac 40, il Ftse 100 e l’Ibex 35.
Prendono il via nella giornata di oggi le elezioni europee, con Gran Bretanga e Olanda ad aprire le ‘danze’. L’Italia sarà tra gli ultimi paesi con le urne che attenderanno gli italiani nella giornata di domenica.
Resta fermo il PIL tedesco a +0,6% trimestrale su base annuale, non mostrando così cenni di miglioramenti dell’economia della Germania. In calo anche i dati sulla manifattura europea e quello sui servizi.
A questo si aggiunge il perdurare delle incertezze mondiali a causa della guerra commerciale USA-Cina con Huawei sempre al centro dell’attenzione. Dopo Google (NASDAQ:GOOGL) e ARM, questa volta è Panasonic a sospendere le spedizioni di alcuni componenti alla Huawei, per rispettare le restrizioni statunitensi sull'azienda cinese.
Il colosso cinese ha risposto con l’annuncio di un nuovo sistema operativo che sarà lanciato in autunno o al massimo nel 2020.
In Europa l’attenzione sarà rivolta a Madrid e Francoforte, dove interverranno rispettivamente il Presidente della Bce, Mario Draghi, e il suo vice, Luis De Guindos. Alle 13.30 è prevista la pubblicazione delle minute del meeting della Banca centrale europea relativi al 9-10 aprile.
Intanto, torna a salire lo spread che supera quota 270 punti, condizionando i titoli bancari di Milano. L’indice FTSE Italia All Share Banks, infatti, cede lo 0,94%, con Banca IFIS (MI:IF), in calo di oltr eil 2%. Seguono Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI), Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Mediobanca (MI:MDBI), Unipol (MI:UNPI), illimity Bank (MI:ILTY) e Mediolanum (MI:BMED), in flessione superiore all’1%.
Tra le altre blue chips di Piazza Affari, cedono i petroliferi Saipem (MI:SPMI) (-3%) e Tenaris (MI:TENR) (-2,66%), seguiti da Ferragamo (MI:SFER), STM (PA:STM) e Buzzi (MI:BZU) in calo del 2%. Male anche Pirelli (MI:PIRC), Fiat (MI:FCHA), Telecom (MI:TLIT), CNH (MI:CNHI), Ferrari (MI:RACE) e Eni (MI:ENI).
Continua a volare, invece, la Juventus (MI:JUVE), che aggiunge un 2,50% all’otre 5% della chiusura di ieri grazie alle voci su un possibile arrivo di Guardiola sulla panchina, con Sarri ‘piano B’.